Monday, November 12, 2012

Diamo Il Benvenuto al Progetto Iflac alla Caligola Records e a Francesca ( bravissima ) vocalist italiana di cui presentiamo il nuovo progetto

Simone Veronelli - Via M. Polo 53 - Concorezzo ( mb ). Cell 3482847083
oppure scrivete una mail a
moonlightrecords@moonlightrecords.com
Francesca Bertazzi Hart  
The Grace Of Gryce 
Se questo per la vocalist veneta, attiva dal 1997, non é il primo disco, è di certo quello dove per la prima volta si assume per intero e da sola la responsabilità artistico–musicale del progetto. Nel pur importante «Silver friends», del 2002, oneri ed onori – venne segnalata nel 2003 tra i migliori nuovi talenti nel referendum del mensile Musica Jazz – erano infatti equamente divisi con il sassofonista Ettore Martin. «The grace of Gryce», album che giunge nel pieno della maturità artistica, é invece interamente e soltanto suo; colma un vuoto discografico inconsueto in un periodo in cui le produzioni sono spesso sin troppo numerose, fissando non solo la caratura di un talento vocale che ha pochi rivali nel nostro paese (contagiosa la sua improvvisazione “scat”, superbo il suo senso dello s wing), ma anche la crescita e la coesione di un gruppo, il trio completato da Beppe Pilotto e Marco Carlesso, che “canta” e “suona” come fosse un unico strumento. Francesca Bertazzo Hart, docente assai apprezzata, è per di più un’eccellente chitarrista, e sa accompagnarsi con gusto armonico e sapienza ritmica assai raffinati. L’hanno certamente aiutata le lezioni milanesi di Tiziana Ghiglioni e Francesca Oliveri, la quadriennale parentesi newyorkese (1997–2001) ed il lavoro di assistente ai seminari tenuti da celebri vocalist americane, Sheila Jordan e Amy London su tutte. Il resto (quasi tutto) lo deve alla sua caparbietà, al continuo studio, all’esperienza, oltre che al suo talento, naturalmente. Il frutto di questa costante ed esaltante crescita musicale è racchiuso nelle dieci splendide tracce, scelte con intelligenza ed originalità, di «The grace of Gryce», lavoro che dovrebbe finalmente darle tutti quei riconoscimenti che merita. Al disco, piacevole ed equilibrato, danno un significativo contributo ospiti–amici come il trombettista americano Kyle Gregory ed il già citato Martin. Non sembrano quindi esagerate le parole con cui Cameron Brown chiude le acute “liner notes” scritte per il’album: «Francesca: che scoperta, che talento! Che proposta musicale brillantemente concepita, varia e bilanciata! Band meravigliosa, arrangiamenti fluidi, tutti sulla stessa lunghezza d’onda: uno straordinario risultato!»
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